La Confraternita del Nebiolo di Luras, nasce nel 1998 per promuovere l’enocultura e attraverso il nebiolo, principe rubino di Gallura, portare nel mondo i sapori, le tradizioni e i colori della nostra terra.
La Confraternita organizza fra la primavera e l’estate l’importante Rassegna Enologica della Sardegna. Con lo stesso spirito si accolgono i visitatori, che, dopo aver apprezzato le bellezze e le testimonianze storiche del territorio vorranno tuffarsi nell’enogastronomia della zona, fra formaggi, salumi, dolci e un buon bicchiere di vino. Nebiolo, naturalmente.Dai dati trasferitici dagli antichi abitanti di Luras, si è sempre sentito parlare dell’orgoglio che avevano i “LURESI” nel decantare che il Nebiolo prodotto sul territorio lurese fosse importato dal Generale LA MARMORA, al soldo dei Savoia, e che nel visitare la Sardegna da Sud verso Nord per studiarne il territorio, la gente, l’economia, per conoscere usi e costumi nonché i prodotti di questa generosa Regione, portasse con se, fra le altre tipicità del Piemonte, dei vitigni del Nebbiolo (tipico di questo territorio), per esaminare eventuali affinità tra le due Regioni. Arrivato in Gallura, estasiato dalle bellezze di questo circondario ed affascinato dalla organizzazione economica e sociale degli “stazzi”, che furono oggetto di successivi studi economici, intuì che questo territorio collinare, granitico-argilloso, i cui crinali si ergono fra i 400 – 500 mt. S.l.m. avessero le caratteristiche peculiari più proprie per la coltivazione del Nebiolo. I venti, la nebbia ed il sole completavano questo habitat così favorevole. Il Generale individuò in Luras e nel suo territorio l’epicentro del suo progetto e proprio qui e solo.
Trovò il sito subito famigliare e così coccolato e ben cresciuto dai luresi, allargò i suoi originari confini, stabilendo a Luras la sua seconda patria.
I Luresi sono fieri del loro vitigno, dell’uva e soprattutto del vino: uno splendido rosso dai riflessi rubinogranato, morbido, caldo, austero che pare riflettere il carattere stesso dei luresi, i quali dall’origine credono di commettere un errore, scrivendolo con una “ B “. Ma dai documenti storici piemontesi risulta che già dal 1200 nebiolo era scritto con una “B”, per cui anche i luresi possono ricredersi che il loro non è stato l’innocente errore che fino ad ora credevamo essere. Ma così è stato e così è ancora oggi, “l’errore” stesso era stato accettato e omologato e oggi il “NEBIOLO DI LURAS” è un vino famoso e conosciuto nel mondo degli intenditori, stupendo per chiunque gli si accosti, non ultimi i Piemontesi stessi che lo hanno catalogato come un ottimo Nebbiolo. Il Nebiolo è, dunque, nel DNA del lurese che lo ha fatto suo sin dai tempi lontani. E non è che a Luras mancassero i vitigni, da quelli meno conosciuti sino ai più famosi come il Vermentino e il Moscato. Ma è soprattutto nel Nebiolo che il lurese riconosce la sua identità. Oggi il livello qualitativo della produzione è particolarmente cresciuto cosi come sono cresciuti in professionalità i produttori. Per questo i luresi, a buona ragione, sono riconosciuti in tutta la Sardegna, ottimi vignaioli e cantinieri.
Dietro questo movimento è nata l’esigenza di una associazione degli amici del Nebiolo che nel 1998 ha dato vita alla CONFRATERNITA DEL NEBIOLO DI LURAS, che oggi conta sessanta soci ed è affiliata alla FICE.
Ed allora: perché la Confraternita? Per promuovere, organizzare e propagandare incontri, rassegne enologiche, tavole rotonde, corsi di formazione ed aggiornamento in tema enologico, nonché convivi ed accoglienze che nel nome del Nebiolo parlino di questo territorio, delle sue ricchezze, delle sue bellezze, della sua ospitalità che sono a disposizione, assieme a tutti i prodotti che esprime, di coloro che avranno l’occasione di conoscerlo e viverlo. Creare, dietro questo spunto, l’occasione per molti giovani di migliorarsi, crescere e offrire iniziative che comportino la soddisfazione e l’appagamento sia morale che economico. Gemellare Luras con altri sodalizi, specie bacchici, per intavolare rapporti costanti di interscambio di notizie, esperienze che favoriscano la crescita reciproca sia sociale che economica e non ultima la valorizzazione dei rispettivi territori in chiave turistica ed enogastronomia. Confraternita del Nebiolo di Luras.